La Daihatsu ha sulle spalle oltre un secolo di storia, l’anno della sua fondazione, il 1907, la elegge come il più antico costruttore di auto in Giappone. La Casa automobilistica giapponese fin dagli albori e per tutta la sua storia si è specializzata nella produzione di vetture di piccola e media cilindrata. Tra le vetture del marchio che hanno avuto maggior fortuna nell’arco di oltre cento anni si ricordano alcuni modelli di triciclo (sullo stile Ape Piaggio) per il trasporto merci, tra questi uno dei più noti e diffusi fu il Midget realizzato nella metà degli anni ’50. Alla fine degli anni ’60 la Casa giapponese iniziò una fitta collaborazione con Toyota fino a quando il grande produttore automobilistico nipponico ne diventò l’azionista di maggioranza nel 1999. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 Daihatsu fece una breve apparizione per qualche anno nel mercato americano con il lancio dei modelli Charade e Rocky ma senza riscuotere particolari consensi dal mercato. Successivamente l’azienda giapponese ha continuato a concentrarsi su vetture compatte da proporre sul mercato con prezzi accessibili. Negli anni 2000 il marchio giapponese viene esportato in più di 140 Paesi di tutto il mondo anche se più della metà delle vendite si concentra sul mercato del Paese del Sol Levante. Diversi i modelli della gamma Daihatsu che vengono realizzati negli stabilimenti sparsi anche fuori dal Giappone come quelli presenti in Malesia, Indonesia e Venezuela. Le vetture di Daihatsu dall’inizio del 2013 non sono più commercializzate sul mercato europeo. Una decisione un po’ a sorpresa del marchio nipponico che ha deciso di concentrarsi sul mercato interno.