La Smart ForTwo sin dal suo esordio si è conquistata l’appellativo di city car per eccellenza. La piccola due posti che è stata lanciata sul mercato nel 1998 è il risultato della collaborazione tra la Mercedes e l’azienda svizzera di orologi Swatch. Il nome Smart è di fatto l’acronimo di “Swatch Mercedes ART”. Inizialmente con Smart veniva identificato il modello e non il marchio, fino al 2004 quando la compatta a due posti cambiò il nome in Smart ForTwo, anche in concomitanza del fatto che ne venne ampliata la gamma con un altro modello, la Smart ForFour. Quando si presentò al pubblico furono in tanti a vedere nella Smart ForTwo l’evoluzione in chiave moderna di una microcar come la Isetta che caratterizzò il mercato automobilistico a metà degli anni ’50. La vettura si propone dunque come una superutilitaria, realizzata anche in versione cabriolet, che si va a collocare nel segmento A esi caratterizza per le sue dimensioni ultra compatte consentendo il trasporto di due sole persone ed offrendo una vettura essenziale e pratica per muoversi agevolmente in città. Particolarmente apprezzata dai giovani e dalle donne, la Smart ForTwo, che consente di facilitare le manovre nel traffico ed agevolare il parcheggio, diventa in poco tempo quasi uno status symbol, una sorta di oggetto di design più che un mezzo di trasporto. A quasi una decina d’anni dal lancio della prima generazione nel 2007 debutta la seconda serie della Smart ForTwo. A garantire la sicurezza nonostante le dimensioni ridotte dell’auto c’è l’innovativa cellula abitativa “tridion” realizzata con una lega di acciaio molto resistente.